COS'È LA PSICOSOMATICA
Il termine psicosomatico fu usato per la prima volta nel 1818 da Heinroth. Si trattava di un approccio olistico all'essere umano che trovava le sue origini già nell'antichità. Lo psicoanalista statunitense Alexander ideò la medicina psicosomatica, sostenendo che ogni stato emotivo ha la sua sindrome fisiologica.
La Psicosomatica è la disciplina che studia i legami tra i fattori psicologici e quelli fisiologici. La persona viene considerata come un'unità indivisibile in cui il disturbo si manifesta a livello organico come sintomo e a livello psicologico come disagio. La psicosomatica presta attenzione, dunque, non solo alla manifestazione fisiologica della malattia, ma anche all'aspetto emotivo che l'accompagna.
Il vecchio concetto di malattia intesa come effetto di una causa è stato, dunque, pian piano sostituito con una visione multisistemica e multifattoriale bio-psico-sociale, secondo la quale ogni evento è conseguente all'intrecciarsi di molti fattori biologici/organici, psicologici e sociali.
I DISTURBI TIPICI DELLA PSICOSOMATICA
Il disturbo psicosomatico, riveste un ruolo importante tra le malattie psichiche, poiché evidenzia come il corpo manifesti e comunichi inconsciamente uno stato di sofferenza mentale o di disagio psichico. La diretta scarica dell'emozione attraverso il corpo è una soluzione di difesa arcaico, meglio noto col nome di somatizzazione. La somatizzazione è il processo alla base del disturbo psicosomatico. Infatti con tale termine si intende il meccanismo che permette di trasformare i processi psichici in somatici, coinvolgendo il sistema endocrino ed immunitario.
Solitamente questi meccanismi sono determinati dalla presenza di forte stress da ansia patologica, da paura constante o da un forte disagio.Si attiva, così, il sistema nervoso autonomo, che a sua volta risponde con reazioni vegetative che portano alla manifestazione di problemi fisici, come: Disturbi gastrointestinali (colite ulcerosa, disbiosi intestinale, ulcera gastro-duodenale, reflusso gastroesofageo, rettocolite emorragica, coliche biliari, gastrite cronica, iperacidità gastrica, pilorospasmo, colon irritabile o spastico, stipsi, nausea e vomito, diarre funzionale da emozione o esami)
Disturbi respiratori (asma bronchiale, sindrome iperventilatoria, dispnea, singhiozzo, attacchi di panico).
Disturbi cardiocircolatori (ipertensione arteriosa essenziale, tachicardia, aritmie, cardiopatia ischemica, coronopatie, cefalea emicranica, nevrosi cardiaca, algie precordiali).
Disturbi urogenitali ( dolorimestruali, disturbi minzionali, impotenza, infertilità, eiaculazione precoce o anorgasmia, enuresi).
Disturbi cutanei (psoriasi, acne, eritema pudico, dermatite atopica, prurito, neurodermatosi, iperidriosi, canizie, secchezza della cute e delle mucose).
Disturbi nel sistema endocrino (ipertiroidismo o ipotiroidismo, ipoglicemia, diabete mellito).
Disturbi nel sistema muscoloscheletrico (cefalea tensiva emicrania o mal di testa, stanchezza cronica, fibromialgia, crampi muscolari, mialgia, torcicollo, artrite, dolori al rachide cervicale e lombo-sacrale).
Disturbi dell'alimentazione (anoressia, bulimia, binge eating).
Tali manifestazioni corporee non sono prodotte intenzionalmente ma sono disagi reali. Questi sintomi organici possono portare ad un grado di sofferenza molto elevato in diverse aree del proprio funzionamento, come la vita affettiva, sociale, lavorativa e familiare.
CONNESSIONE MENTE E CORPO
Esistono diverse teorie che cercano di spiegare questo legame tra corpo e psiche. Un'interpretazione interessante è quella di Walter Cannon, uno dei maggiori studiosi nel campo delle emozioni, padre e autore della Teoria Centrale dell'elaborazione emotiva.
Secondo Cannon le malattie psicosomatiche sono la conseguenza di un'inadeguata elaborazione di stimoli emotivi troppo intensi. La pressione emotiva mal gestita causa stress, cioè induce il corpo al mantenimento di uno stato di allerta troppo a lungo in attesa fuggire o attaccare lo stimolo nocivo. Questa preparazione porta ad una attivazione fisiologica che deteriora gli organi più facilmente e prendendo di mira la nostra zona più vulnerabile. Se la mente ritiene di essere sotto attacco, il corpo si prepara, ma qualcuno dovrebbe avvisarli quando il pericolo cessa.
PSICOSOMATICA: DUALISMO E MALATTIA
Noi "siamo maschere attraverso cui risuonano gli Dei". Questa frase di James Hillman serve come metafora per avvicinarci ad una visione meno auto-centrica dell'uomo. Hillman intende illuminarci su una visione policentrica dell'uomo, in cui ogni espressione psichica costituisce l'emersione di uno di questi centri.
Noi siamo soltanto una rappresentazione, una maschera e di un dramma inscenato da più attori (Dei): se dessimo solo attenzione ad una parte, ad un solo centro, le altre parti trascurate non avrebbero voce per esprimersi e rimarrebbero offese. Forse le malattie non sono altro che l'espressione di questa mancanza di rispetto, oppure sono degli "agenti alieni" da cui dobbiamo difenderci che attacano il nostro corpo. Quest'ultima accezione sarebbe equivalente a dire che "La psicologia è la biologia" come affermava K.Goldstein nella sua teoria organismica, un noto neuropsichiatra statunitense, che sosteneva, sì una concezione olistica e unitaria, ma speficamente fondata sull'organismo. Non credo che si possa rispondere a questo interrogativo casuale, ma sicuramente si può offrire un panorama di riflessione sull'argomento. "Cielo e terra", infinito e finito, spirituale e materiale, bene o male, si potrebbe stilare migliaia di dicotomie di questo tipo, senza mai giungere ad un valore di verità assoluto.
L'uomo da secoli tenta incessantemente di spiegare i fenomeni della natura attraverso l'intelletto la ragione. Là dove appare qualcosa di non spiegabile attraverso la cosidetta scienza si applica una scissione che divide la realtà in ciò che è empiricamente fondato e in quello che è intuitivamente ipotizzato ( ma che per inferenza deve esistere, anche se non è tangibile). Questa ghettizzazione del sapere ha permesso degli enormi passi avanti nella medicina e nella scienza ( vedi l'invenzione dei vaccini che ha ridimensionato enormemente il problema delle malattie infettive che falcidiavano milioni di vite) ma è un limite alla conoscenza della vita.
Oltre ad effetti positivi, la lacuna conoscitiva perpetua dal dualismo di Cartesiana natura rischia di creare effetti alquanto inaspettati in merito alle relazioni fra mente e corpo che sono a tutti gli effetti un sistema complesso, le cui funzioni si espletano nella vita di tutti i giorni interagendo dinamicamente con l'ambiente fisico e sociale. Le parti di questo sistema prese singolarmente non svolgono più le medesime funzioni, ma diventano entità distinte con un'altra "gestalt": nel senso di forma, struttura o configurazione.
Inoltre una volta scisse in due dimensioni distinte presentano diverse leggi rispetto alle cause, al modo in cui agiscono e allo scopo.
Il sistema uomo è dunque caratterizzato dalle sue molteplici dimensioni e funzioni esistenziali e fisiologiche, che non è indagabile in modo esatto da una logia deterministica, in quanto opera anche attraverso processi simbolici quindi emotivi e sociali. Il pensiero si conforma ad una bi-logica in cui la realtà ci appare come un regno del "come se". Questa simbolizzazione nel somatico (somatizzazione) si manifesta in alcune malattie denotate dai più come malattie psicosomatiche. Jung mette in contrapposizione due entità astratte: la realtà concreta (Realität) e ciò che agisce su di noi a prescindere dalle constatazioni razionali (Wirklichkeit). Concludendo, è importante tenere presente, come ci ha fatto notare l'analista svizzero, che "è reale ciò che agisce".